Migranti, Ferrante (FI): da inchiesta Salerno emerge sistema radicato, Pd chieda scusa
“L’indagine della Direzione Distrettuale antimafia di Salerno, con 36 indagati e oltre 2mila false richieste di permessi di soggiorno, è solo l’ultimo di una lunga serie di scandali alimentati dall’ideologia dell’accoglienza indiscriminata. Chi in passato ha voluto propagandare ed applicare la politica delle porte aperte, consentendo a soggetti senza scrupoli di fare affari sulla pelle di gente disperata, ora dovrebbe solo chiedere scusa”. Così Tullio Ferrante, Sottosegretario al Mit e deputato di Forza Italia, in una intervista al Riformista. “Quanto emerge dall’inchiesta della Dda di Salerno – ha proseguito – ci parla dell’esistenza di un sistema radicato e profondo che specula sull’immigrazione per foraggiare un giro di affari illeciti da milioni di euro. Abbiamo assunto l’impegno di smantellarlo e la sinistra ci ha accusato di mosse propagandistiche, ma ora a finire agli arresti domiciliari sono i suoi esponenti. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è quello di sottrarre l’immigrazione dallo sfruttamento e dalla gestione illecita, ristabilendo regole certe e garantendo sicurezza e trasparenza. Con il decreto flussi abbiamo previsto un giro di vite sul controlli per evitare ogni forma di abuso e proprio il sistema del click-day è stato oggetto di un esposto del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tutto ciò dimostra la bontà delle nostre politiche e rafforza la nostra convinzione ad andare avanti in questa direzione”, ha concluso il Sottosegretario.